I rischi dell’isolamento sismico e come tutelarsi: le principali tecnologie innovative del futuro per proteggere il passato
Come molti ci riconoscono, l’Italia è il paese più bello del mondo. Da un punto di vista geografico la natura ci ha dato una grossa mano, ma poi i massimi esponenti storici e creativi nei secoli ci hanno messo del loro. Il Bel Paese vanta infatti oggi un immenso patrimonio storico e architettonico. D’altra parte, siamo anche una delle nazioni più sismiche d’Europa per via della conformazione del territorio. E logicamente questi sono due aspetti che non possono stare insieme.
Negli ultimi decenni, l’Italia ha dovuto affrontare diversi terremoti devastanti. Questo ha chiaramente messo a serio rischio gli edifici più storici, che per via del periodo di costruzione spesso non sono stati progettati per resistere a certe scosse.
In questo senso però oggi l’ingegneria fa la differenza. Come viene già fatto per le nuove strutture, è fondamentale effettuare interventi di isolamento sismico per proteggere gli edifici storici, senza però comprometterne il valore artistico.
Isolamento sismico: cos’è e a che cosa serve
L’isolamento sismico riguarda l’insieme di tutti quegli interventi e di tutte quelle tecnologie innovative che ci permettono di ridurre significativamente l’impatto dei terremoti. Si tratta proprio di una serie di tecniche ingegneristiche volte a ridurre le forze trasmesse dal terreno all’edificio durante un terremoto.
Ma come funziona? In maniera molto semplicistica, le tecnologie moderne oggi utilizzate si differenziano da quelle tradizionali che erano solite aumentare direttamente la resistenza dell’edificio. Oggi infatti utilizziamo dispositivi specifici – dai cosiddetti “isolatori” elastomerici alla variante a scorrimento, dai sistemi a pendolo a quelli di “smorzamento viscoso” – proprio per separare la struttura dalle vibrazioni del suolo.
Diversamente dagli immobili più moderni, questa tecnologia di isolamento termico è funzionale agli edifici storici, poiché ci permette di ridurre in maniera significativa gli interventi invasivi alle strutture portanti, minimizzando così il rischio di crolli o danni irreparabili.
Inutile dire quanto sia importante effettuare la giusta prevenzione, considerata la conformazione morfologica e strutturale del territorio italiano. D’altronde il nostro paese ha vissuto scosse terribili negli ultimi decenni, facendo i conti fra gli altri anche con ingenti danni al patrimonio edilizio e culturale: basti pensare al terremoto di Messina all’inizio del ‘900, a quello dell’Irpinia nel 1980 e ai più recenti sismi dell’Aquila nel 2009 e di Amatrice nel 2016. Anche il bolognese è stato colpito di recente con il terremoto del 2012, sebbene in maniera meno grave.
La prevenzione sismica è quindi un’esigenza imprescindibile. Il nostro studio di ingegneria detiene le competenze e le tecnologie di isolamento sismico necessarie per evitare il peggio.
Le soluzioni innovative per proteggere gli edifici storici
Al giorno d’oggi, l’ingegneria vanta molteplici soluzioni avanzate che possono esser utilizzate per proteggere gli edifici storici dalle scosse di terremoto.
Innanzitutto abbiamo gli isolatori sismici, dispositivi che vengono installati alla base dell’edificio e permettono di proteggerne la struttura senza alterarne l’aspetto. Questi dispositivi sono stati utilizzati, ad esempio, nel restauro dell’antico Palazzo del Governatore a Bologna. Simili sono gli isolatori a scorrimento, che permettono alla base dell’edificio di muoversi in modo controllato rispetto al suolo, dissipando l’energia sismica. Un esempio di applicazione è il Museo Nazionale di Tokyo, dove queste tecnologie proteggono preziose collezioni d’arte.
Poi esistono sistemi di “smorzamento viscoso”, ovverosia dispositivi composti da cilindri riempiti di fluido altamente viscoso che assorbe l’energia sismica e riduce così le vibrazioni del sisma, consentendo all’edificio di muoversi separatamente dal suolo. Si tratta di soluzioni già adottate in passato per edifici storici come ad esempio la Basilica di San Francesco ad Assisi.
Senza dimenticare infine i sistemi a pendolo a frizione, che sfruttano un meccanismo di scorrimento curvilineo per consentire oscillazioni controllate dell’edificio, riducendo così le sollecitazioni sulle strutture murarie. Il pendolo “assorbe” l’energia del terremoto, limitando i movimenti dell’immobile.
Proteggere noi e gli edifici storici dai terremoti chiaramente è fondamentale. In questo senso, oggi per fortuna vantiamo molteplici soluzioni innovative di isolamento sismico che ci permettono di garantire sicurezza senza compromettere l’integrità artistica e architettonica di queste strutture preziose.
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