L’importanza di integrare le energie rinnovabili negli edifici: le fonti principali, le normative e i vantaggi di queste nuove opportunità
È ormai sotto gli occhi di tutti come il tema della sostenibilità ambientale e delle energie rinnovabili sia sempre più centrale in molteplici contesti, tra cui quello edilizio e industriale.
In linea generale, l’obiettivo che la Comunità Europea ha prefissato è quello di ridurre le emissioni di anidride carbonica, migliorare l’efficienza energetica e diminuire i costi operativi. Grazie ai progressi tecnologici e alle normative sempre più stringenti in materia, una delle strategie chiave è oggi rappresentata dall’integrazione delle energie rinnovabili negli edifici.
Già, ma quali? E in che modo?
Energie rinnovabili per edifici: fonti principali
Innanzitutto ovviamente, bisogna considerare l’energia solare: si tratta di una delle fonti rinnovabili più diffuse e facilmente integrabili negli edifici. Per sfruttarla, possiamo installare pannelli fotovoltaici in grado di convertire la luce solare in energia elettrica, ma anche sistemi solari termici per autoprodurre acqua calda sanitaria e scaldare gli ambienti.
Poi possiamo sfruttare l’energia eolica. Nonostante questa sia generalmente associata a grandi impianti su scala industriale, possiamo studiare soluzioni ridimensionate per gli immobili ad uso residenziale. Questi sistemi sfruttano turbine più piccole per generare elettricità in loco.
In tutto ciò non vanno poi dimenticate le pompe di calore geotermiche, che utilizzano il calore naturale del sottosuolo per riscaldare e raffrescare gli edifici: si tratta di una tecnologia molto efficiente che ci permette di ridurre in maniera netta i consumi energetici. E per chi vive in campagna o in contesti industriali? Il suggerimento è quello di informarsi circa l’installazione di biomasse e di sistemi di recupero energetico. Vuoi saperne di più? Lo studio dell’ingegner Pieri è a tua completa disposizione.
Obblighi e normative
Molti oggi giustamente si chiedono: migliorare le prestazioni energetiche degli edifici è obbligatorio? Lato costruzione e progettazione, lo sta diventando. Le normative europee ed italiane infatti stanno diventando sempre più stringenti per quanto riguarda l’integrazione delle energie rinnovabili negli edifici.
Nel maggio del 2024 è entrata in vigore la Direttiva dell’Unione Europea sulle prestazioni energetiche degli edifici (EPBD), la quale mira a migliorare l’efficienza energetica del patrimonio edilizio. Si tratta di una norma fondamentale per accelerare la transizione energetica e rendere il settore edilizio più sostenibile e allineato agli obiettivi climatici dell’Unione Europea.
Tra gli aspetti principali previsti da questa normativa europea c’è innanzitutto la trasformazione degli edifici di nuova costruzione in strutture a emissioni zero (“ZEB”, ovverosia Zero Emission Buildings). Ciò significa che si dovrà ridurre al minimo il consumo energetico e coprire il fabbisogno giornaliero rimanente con fonti rinnovabili.
Ma non è tutto. La norma prevede anche l’obbligo di installazione di impianti fotovoltaici per edifici residenziali e commerciali di nuova costruzione, oltre che l’implementazione di piani nazionali e requisiti più severi per la riqualificazione energetica degli edifici già esistenti. Nel corso del tempo quindi, l’obiettivo è quello di ridurre significativamente il consumo energetico e le emissioni di gas serra entro il 2050.
Rinnovabili negli edifici: tutti i vantaggi
Ma quanto è importante adottare energie rinnovabili negli edifici e da dove deriva il risparmio economico?
Come abbiamo sempre detto, queste tecnologie garantiscono in primis una riduzione dei consumi grazie all’autoproduzione dell’energia. Ciò permette anche maggior indipendenza energetica, poiché è chiaro come gli edifici dotati di impianti rinnovabili siano meno soggetti alle oscillazioni dei prezzi dell’energia. Ne consegue una situazione completamente diversa a livello di efficienza, comfort e benessere abitativo.
Le energie rinnovabili però, non portano vantaggi diretti solo agli occupanti. Investire in queste soluzioni infatti aumenta il valore dell’immobile: logicamente, edifici ad alta efficienza energetica risultano più attrattivi sul mercato immobiliare. E infine, ultimo ma non meno importante, c’è il discorso sul minor impatto ambientale: il limitato utilizzo di combustibili fossili contribuisce alla riduzione delle emissioni di gas serra.
È chiaro quindi come investire in queste soluzioni non solo porti benefici economici e ambientali, ma rappresenti anche un’opportunità per il futuro dell’industria edilizia e civile.
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